Nuova Riveduta:

Ezechiele 24:27

In quel giorno la tua bocca si aprirà, all'arrivo del fuggiasco; tu parlerai, non sarai più muto, e sarai per loro un simbolo; essi conosceranno che io sono il SIGNORE».

C.E.I.:

Ezechiele 24:27

In quel giorno la tua bocca si aprirà per parlare con il profugo, parlerai e non sarai più muto e sarai per loro un segno: essi sapranno che io sono il Signore».

Nuova Diodati:

Ezechiele 24:27

In quel giorno la tua bocca si aprirà col fuggiasco; allora parlerai e non sarai più muto, e sarai per loro un segno. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno».

Riveduta 2020:

Ezechiele 24:27

In quel giorno la tua bocca si aprirà, all'arrivo del fuggiasco; tu parlerai, non sarai più muto, e sarai per loro un simbolo; essi conosceranno che io sono l'Eterno”.

La Parola è Vita:

Ezechiele 24:27

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Ezechiele 24:27

In quel giorno la tua bocca s'aprirà, all'arrivo del fuggiasco; e tu parlerai, non sarai più muto, e sarai per loro un simbolo; ed essi conosceranno che io sono l'Eterno'.

Ricciotti:

Ezechiele 24:27

in quel giorno la tua bocca si aprirà all'arrivo del fuggitivo, e parlerai e non tacerai più oltre; sarai un segno fatidico per essi: e conoscerete che io sono il Signore -».

Tintori:

Ezechiele 24:27

in quel giorno - dico - la tua bocca si aprirà con quella del fuggiasco, e parlerai, e non starai più in silenzio, e sarai per essi un segno, e voi conoscerete che io sono il Signore».

Martini:

Ezechiele 24:27

In quel giorno, io dico, aprirai tu la bocca col fuggitivo, e parlerai, e non istarai più in silenzio; e sarai per essi un segno: e voi conoscerete, che io sono il Signore.

Diodati:

Ezechiele 24:27

In quel giorno la bocca tua ti sarà aperta, per parlar con colui che sarà scampato, e tu parlerai, e non sarai più mutolo, e sarai loro per segno; ed essi conosceranno che io sono il Signore.

Commentario abbreviato:

Ezechiele 24:27

15 Versetti 15-27

Sebbene il lutto per i morti sia un dovere, tuttavia deve essere contenuto dalla religione e dalla retta ragione: non dobbiamo addolorarci come uomini che non hanno speranza. I credenti non devono copiare il linguaggio e le espressioni di coloro che non conoscono Dio. Il popolo chiese il significato del segno. Dio toglie loro tutto ciò che avevano di più caro. E come Ezechiele non pianse per la sua afflizione, così nemmeno loro devono piangere per la loro. Benedetto sia Dio, non dobbiamo struggerci per le nostre afflizioni; perché se tutti i conforti vengono meno e tutti i dolori si uniscono, il cuore spezzato e la preghiera di chi piange sono sempre graditi a Dio.

Riferimenti incrociati:

Ezechiele 24:27

Ez 3:26,27; 29:21; 33:22; Eso 6:11,12; Sal 51:15; Lu 21:15; Ef 6:19
Ez 24:24

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